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Ovunque si trovino, tutti sognano Odessa

Oggi non c’è più nessuno della famiglia Nogin, i carrettieri scaricatori di porto che non chiusero i cancelli durante i pogrom del 1905 nella città ucraina e che scandirono con le loro voci e la mitragliatrice la storia del secondo Novecento. Poi l’esilio e la vita che continua: i sospiri di questi muri rimbombano in Israele, in Argentina, in America

Per quanto mi riguarda, le vecchie strade di Odessa oggi parlano più del passato che del presente.

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Mikhail Borisovich Poizner, Misha, è nato nel 1949 a Odessa, nella casa in cui ancora vive. Nella Moldavanka, il quartiere povero, malavitoso e grandioso dei racconti di Babel’. È il principale ingegnere specialista di costruzioni portuali in Ucraina, direttore della Scuola di immersione subacquea, autore di decine di invenzioni. “Cittadino d’onore”, è inesauribile scrittore, e custode di memorie di Odessa e delle sue persone, della sua storia ebraica, della famiglia amica dei Pasternak. «Ci sono scrittori che studiano all’Istituto di Letteratura. Misha ha studiato per le strade di Odessa» (Evgenij Golubovskij). Un suo fratello vive in Germania, un altro, con figli e nipoti, a Tel Aviv. Nella Odessa in guerra, che non lascerebbe mai, dal 7 ottobre Misha si è trovato amaramente a trepidare per i suoi in Israele.

Adriano Sofri (Trieste, 1942), scrittore.