Cerca

Adriano Sofri

Adriano Sofri (Trieste, 1942), scrittore.

di Adriano Sofri
Quando tocca a lei, Alma parte per i posti di guerra come si va dove non si tocca. L’est è il suo punto cardinale, Trieste è la città dove torna a cercare la scatola dei […]
Quando tocca a lei, Alma parte per i posti di guerra come si va dove non si tocca. L’est è il suo punto cardinale, Trieste è la città dove torna a cercare la scatola dei ricordi. C’è tutto: il padre scanzonato, la madre che non curava solo le rose, Vili e le fosse comuni, il regime di Tito, il sangue degli altri. Il tempo perduto del passaporto rosso nel romanzo ventoso di Federica Manzon
di Mikhail Borisovich Poizner, a cura di Adriano Sofri
Oggi non c’è più nessuno della famiglia Nogin, i carrettieri scaricatori di porto che non chiusero i cancelli durante i pogrom del 1905 nella città ucraina e che scandirono con le loro voci e la […]
Oggi non c’è più nessuno della famiglia Nogin, i carrettieri scaricatori di porto che non chiusero i cancelli durante i pogrom del 1905 nella città ucraina e che scandirono con le loro voci e la mitragliatrice la storia del secondo Novecento. Poi l’esilio e la vita che continua: i sospiri di questi muri rimbombano in Israele, in Argentina, in America
di Evghenia Berkovich e di Adriano Sofri, a cura di Paola Peduzzi
Arrestata per una pièce teatrale assieme a una sua amica, l’autrice russa Zhenya Berkovich si è presentata in aula con un testo in rima perché quando la sostanza non cambia, l’artista si arrangia con la […]
Arrestata per una pièce teatrale assieme a una sua amica, l’autrice russa Zhenya Berkovich si è presentata in aula con un testo in rima perché quando la sostanza non cambia, l’artista si arrangia con la forma. Il giudice alla fine ha detto: «Non ho capito»
di Anna Golubovskaja, a cura di Adriano Sofri
La fotografa Anna Golubovskaja si perde e si ritrova negli indirizzi dei Racconti di Odessa di Isaak Babel’. In un cortile incontra Zakir, che di quel libro è parente, e si fa raccontare tutto della […]
La fotografa Anna Golubovskaja si perde e si ritrova negli indirizzi dei Racconti di Odessa di Isaak Babel’. In un cortile incontra Zakir, che di quel libro è parente, e si fa raccontare tutto della sua famiglia. Storia inedita di fughe e di arresti, della Signora e del latte che salva, del lusso di un’automobilina, dei nazisti e di Stalin. Entrate pure, la vita è qui
di Adriano Sofri
Nella bella e stanca Odessa viene voglia di rintracciare gli incroci della canzone yiddish del cuore, “Beltz, Mayn Shtetele Beltz”. Inizia così un viaggio nel mondo perduto tra Ucraina, Moldavia e Polonia fatto di fiumi, […]
Nella bella e stanca Odessa viene voglia di rintracciare gli incroci della canzone yiddish del cuore, “Beltz, Mayn Shtetele Beltz”. Inizia così un viaggio nel mondo perduto tra Ucraina, Moldavia e Polonia fatto di fiumi, musiche e campi annientati dalle persecuzioni e dalla guerra. Ritrovarsi nella voce di un ragazzo, sotto un giovane albero verde