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Giulia Caminito

Giulia Caminito (Roma, 1988), scrittrice. Laureata in Filosofia politica. Ha esordito con il romanzo “La grande A” (Giunti, 2016), seguito da “Un giorno verrà” (Bompiani, 2019) e da “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani, 2021), finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Campiello 2021.

di Giulia Caminito
La lettura che mi conforta di più è quella tecnica, l’editing: è un rifugio comodo in cui ci si confronta con le parole. Poi ci sono i libri “liberi”, quando c’è tempo, che sono tregua, […]
La lettura che mi conforta di più è quella tecnica, l’editing: è un rifugio comodo in cui ci si confronta con le parole. Poi ci sono i libri “liberi”, quando c’è tempo, che sono tregua, respiro e una compagnia efficace. L’avanguardia coraggiosa e non scontata di Durastanti e Franchini
di Giulia Caminito
La scrittrice afroamericana Zora Neale Hurston raccontò le comunità della diaspora e morì poverissima, sepolta senza una lapide. Alice Walker ha affrontato erbacce e serpenti per vincere l’oblio, trovare la sua tomba e far conoscere […]
La scrittrice afroamericana Zora Neale Hurston raccontò le comunità della diaspora e morì poverissima, sepolta senza una lapide. Alice Walker ha affrontato erbacce e serpenti per vincere l’oblio, trovare la sua tomba e far conoscere il suo valore. Storia di una sorellanza
di Giulia Caminito e di Beatrice Masini
Le donne che cucivano pagine e vendevano storie (anche) per guadagnare e mantenere la famiglia. Giulia Caminito e Beatrice Masini pensano a loro e a sé stesse, oggi: l’impazienza, la cura e il disordine nella […]
Le donne che cucivano pagine e vendevano storie (anche) per guadagnare e mantenere la famiglia. Giulia Caminito e Beatrice Masini pensano a loro e a sé stesse, oggi: l’impazienza, la cura e il disordine nella mappa del tesoro delle parole
di Giulia Caminito
La voglia pazza di andare tra la gente, di essere una persona che parla: essere adeguata. Poi i mesi di malattia e di assenza. Pretese di onnipotenza o sollievo di stare in disparte: le grandi […]
La voglia pazza di andare tra la gente, di essere una persona che parla: essere adeguata. Poi i mesi di malattia e di assenza. Pretese di onnipotenza o sollievo di stare in disparte: le grandi scrittrici che hanno detto no al mondo. Sono diventate più forti nei libri grazie alla loro debolezza? La fragilità che spazza via tutto, tranne Shakespeare e noi