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Micol Flammini

Micol Flammini, giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia e Israele. È autrice, con Paola Peduzzi, di EuPorn, che è anche un podcast.

di Micol Flammini
La mostra Victory a Kyiv trasforma in icone la resistenza quotidiana dell’Ucraina contro i russi. Kataryna Kosianenko ci ha raccontato la sua storia e quella del suo paese in guerra, tra dolore e futuro. Aspettando […]
La mostra Victory a Kyiv trasforma in icone la resistenza quotidiana dell’Ucraina contro i russi. Kataryna Kosianenko ci ha raccontato la sua storia e quella del suo paese in guerra, tra dolore e futuro. Aspettando il giorno in cui si potrà guardare in alto, vedendo il blu e non il nascondiglio dell’orrore
di Micol Flammini
Due anni di guerra, se sommati, fanno dieci: è dal 2014 che la Russia ha invaso l’Ucraina. La capitale è un’oasi per la riabilitazione e un museo a cielo aperto in cui macerie e memoria […]
Due anni di guerra, se sommati, fanno dieci: è dal 2014 che la Russia ha invaso l’Ucraina. La capitale è un’oasi per la riabilitazione e un museo a cielo aperto in cui macerie e memoria convivono. Anche un finto soldato randagio serve a ricordare che si può andare avanti
di Micol Flammini
I corpi dei morti parlano e mostrano le violenze subite. Poi ci sono le donne in ostaggio, tra cui la ragazza con la macchia di sangue sui pantaloni e le soldatesse che controllavano il confine: […]
I corpi dei morti parlano e mostrano le violenze subite. Poi ci sono le donne in ostaggio, tra cui la ragazza con la macchia di sangue sui pantaloni e le soldatesse che controllavano il confine: avevano capito che cosa stava per succedere. Il dolore di non essere credute. Di non essere state ascoltate. Il tormento dell’attesa e il bisogno di cambiare tutto
di Micol Flammini
Il generale israeliano ha progettato il conflitto a Gaza in cui è morto anche il soldato Gal, suo figlio. Il giorno del funerale, ha detto: ci prenderemo cura del paese che hai amato. Il senso […]
Il generale israeliano ha progettato il conflitto a Gaza in cui è morto anche il soldato Gal, suo figlio. Il giorno del funerale, ha detto: ci prenderemo cura del paese che hai amato. Il senso straziante della protezione, tra la pace e la guerra, la necessità di convivere e le macerie infinite
di Micol Flammini
Non c’è nulla di più forzatamente asessuato in Polonia del PiS e del suo leader, Jaroslaw Kaczynski, e quando le donne si sono fatte sentire, l’hanno fatto “nel nome di Iza”. Anja Rubik, una serie […]
Non c’è nulla di più forzatamente asessuato in Polonia del PiS e del suo leader, Jaroslaw Kaczynski, e quando le donne si sono fatte sentire, l’hanno fatto “nel nome di Iza”. Anja Rubik, una serie tv e Matka Polka, cioè la madre di tutte le libertà
di Micol Flammini
La rivoluzionaria Aleksandra Kollontaj e la storica Hélène Carrère, madre di Emmanuel, si incontrano in un libro. Entrambe hanno amato la Russia, l’una sapeva che poteva essere la sola a tramortire l’Europa, l’altra vedeva la […]
La rivoluzionaria Aleksandra Kollontaj e la storica Hélène Carrère, madre di Emmanuel, si incontrano in un libro. Entrambe hanno amato la Russia, l’una sapeva che poteva essere la sola a tramortire l’Europa, l’altra vedeva la continuità con l’occidente. Entrambe hanno sbagliato: hanno dato fiducia alle rivoluzioni che non liberano niente
di Micol Flammini
I ragazzi interrotti ucraini non cedono al terrore russo. Questo è il loro momento per superare lo strazio della guerra e costruire il paese che sognavano già nelle proteste al Maidan. Il coraggio di ricominciare […]
I ragazzi interrotti ucraini non cedono al terrore russo. Questo è il loro momento per superare lo strazio della guerra e costruire il paese che sognavano già nelle proteste al Maidan. Il coraggio di ricominciare più giovani che mai, cantando “Sono un soldato”
di Micol Flammini
La lunga notte dei tatari di Crimea, cacciati da Stalin e braccati da Putin. Nuri, padre di sei figli scappato con la famiglia in Polonia, stringe i pugni e dice: hanno umiliato mio padre, adesso […]
La lunga notte dei tatari di Crimea, cacciati da Stalin e braccati da Putin. Nuri, padre di sei figli scappato con la famiglia in Polonia, stringe i pugni e dice: hanno umiliato mio padre, adesso umiliano me e i miei bambini. Musulmano, ucraino, ammira l’ebreo Zelensky e vuole vendetta. Il tuo nemico? “Lui”
di Micol Flammini
I rifugi, il nastro isolante alle finestre, i giovani che si addestrano nel fine settimana. Come ci si prepara a una guerra? Le ambizioni di Kiev e il senso del pericolo dei millennial con un […]
I rifugi, il nastro isolante alle finestre, i giovani che si addestrano nel fine settimana. Come ci si prepara a una guerra? Le ambizioni di Kiev e il senso del pericolo dei millennial con un sogno tatuato addosso: diventare occidente